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Disabilità visive

Madagascar

tra natura, spiagge e foreste

Se state cercando isole tropicali e dolce far niente allora il Madagascar è meta di idilliache isole tropicali. Ma attenzione, perché questa terra offre molto più di spiagge dalla sabbia bianca ed immersioni in acque cristalline: le foreste del Madagascar traboccano di miriadi di piante e foglie gocciolanti su cui strisciano e saltellano bizzarre creature, lemuri, camaleonti, pervinche e baobab, aloe, gechi e sifaka. Divise dall'Africa da milioni di anni, le brulicanti foreste del Madagascar sono un vero paradiso in cui trovare un ambiente ricco di stranezze e peculiarità assenti in qualsiasi altro posto della Terra. Ma anche affascinanti culture tribali, i cerimoniali, l’artigianato tipico, le danze tradizionali… un viaggio indimenticabile in una terra affascinante!

  

Questa esperienza di turismo accessibile è promossa dal tour operator Planet Viaggi Accessibili e mira a diffondere una nuova modalità per scoprire e conoscere la vera essenza dei luoghi di arrivo, secondo i principi del turismo accessibile e responsabile.

 

Il viaggio è pensato in modo particolare per essere apprezzato dalle persone cieche e ipovedenti, con specifici percorsi sensoriali, tattili e auditivi. Il viaggio è realizzato grazie a una rete di collaborazione con professionisti, associazioni e operatori specializzati.

 

 

PROGRAMMA:

 

1° giorno: partenza dall’Italia e arrivo ad Antananarivo

Partenza dall’Italia con volo di linea con destinazione Antananarivo. Arrivo e trasferimento in hotel. Come molte altre capitali africane, Antananarivo è affollata e rumorosa. Il cuore della città bassa è Arabenny Fahaleovantena, più conosciuta come Avenue de l’Independance, ed è sempre pieno di mercati all’aperto permanenti. Cena e pernottamento.

 

2° giorno: le pentole di Ambatolampy e le pietre preziose di Antsirabe

Dopo la colazione, partenza per Antsirabe, che dista 170 km, situata al centro di un paesaggio vulcanico, a 1.500 m di altitudine. Lungo il percorso sosta presso Ambatolampy, cittadina dell'altopiano dove si è sviluppato un insolito artigianato molto rudimentale per la produzione di pentole in alluminio utilizzate in tutta l'isola. Proseguimento per Antsirabe e visita nel pomeriggio: fu fondata come centro sanatoriale dei missionari norvegesi che furono attratti qui dal clima fresco tipico degli altipiani e dalle sorgenti terapeutiche. In seguito venne utilizzata dai colonizzatori francesi come località termale e stazione climatica. Oggi questa cittadina dall’aspetto ottocentesco e invasa da coloratissimi pousse pousse (tipico mezzo di trasporto locale simile al risciò), è il più importante centro del Paese per la produzione e il commercio di minerali, pietre preziose e semi-preziose. Possibilità di visitare un negozio di gemme per vederne le qualità e la lavorazione. Sistemazione in albergo. Mezza pensione in hotel e pernottamento.

 

3° giorno: l’artigianato di Ambositra e la danza tradizionale

Partenza per Ranomafana. Procedendo verso sud (225 km), soste ad Ambositra cittadina famosa per l’artigianato che viene prodotto nei villaggi limitrofi, tra cui manufatti in legno, cesti di rafia, dipinti, e pietre lavorate; ad Ambohimahasoa per il pranzo animato da una danza tradizionale. Continuazione per Ranomafana. Arrivo e sistemazione, pensione completa, pernottamento.

 

4° giorno: i lemuri al Parco Nazionale di Ranofama

Intera giornata dedicata alle escursioni all’interno del Parco Nazionale di Ranomafana. I 41.600 ettari del parco sono costituiti da colline coperte da foreste e solcate da numerosi piccolo corsi d’acqua che attraversano la fitta vegetazione per gettarsi nell’impetuoso fiume Namorona. Il parco è stato fondato nel 1986 per proteggere due rare specie di lemuri: l’apalemure dorato e l’apalemure dal naso largo. Oltre a queste due specie ne ospita altre 10 di lemuri, di cui è probabile incontrarne alcune durante le escursioni, varie specie di uccelli, camaleonti, rane e magnifiche orchidee. Mezza pensione, pernottamento.

 

5° giorno: le cartiere ad Ambalavao e l’etnia Bara, gli zebù (350 km)

Continuazione del viaggio verso sud. Sosta presso Ambalavao, cittadina famosa per la produzione della bellissima carta antemoro, adornata con fiori e foglie. Visita della cartiera per assistere al processo di lavorazione e osservare le donne che creano questa famosa carta. Si procede verso Ihosy, capoluogo dell’etnia Bara. A differenza della maggior parte delle tribù malgasce, i Bara praticano la poligamia. Gli uomini bara rivolgono grandi attenzioni al bestiame anche perché credono che il valore di un uomo si misuri in base al numero di zebù che possiede. Si visita un piccolo parco nelle vicinanze per cercare i lemuri dalla coda ad anello e si riparte alla volta di Ranohira attraversando il vasto 'Plateaux de Horombe' dove pascolano centinaia di zebù in libertà. Arrivo e sistemazione in albergo. Mezza pensione e pernottamento.

 

6° giorno: il Parco Nazionale dell’Isalo

Creato nel 1962, il Parco Nazionale dell’Isalo copre una superficie di 81.540 ettari dell’omonimo massiccio di arenaria, profondamente scavato dall’erosione. Il parco racchiude luoghi di selvaggia bellezza e paesaggi straordinari. Le pianure erbose sono intervallate da grandi pinnacoli scoscesi di roccia rossastra, da vallate, cascate e canyon. La giornata è interamente dedicata al trekking all’interno del bellissimo parco che merita di essere visitato non solo per i suoi paesaggi, ma anche per le sue rare piante, gli uccelli, gli animali, le grotte e le graziose piscine naturali. Si visiteranno il Canyons des Singes per cercare 3 diverse specie di lemuri (il catta, il lemure bruno e il sifaka bianco), le piscine naturali e alcune zone ricche di piante endemiche. Rientrati al villaggio, visita dell’Interpretation Centre dove si possono reperire notizie sulla geologia, storia, flora e fauna del parco dell’Isalo. Nel tardo pomeriggio, accompagnati dai caldi colori del sole che accarezzano dolcemente il paesaggio, escursione alla famosa “finestra sull’Isalo”. Mezza pensione e pernottamento.

 

7° giorno: la Cascata delle Ninfe e Tulear

Al mattino camminata attraverso alcune gole per raggiungere la bellissima Cascade des Nymphes. Nel pomeriggio, trasferimento a Tulear (224 km): il paesaggio che si incontra lungo il percorso si farà sempre più arido e la flora si arricchirà di piante grasse e spinose. Arrivo e sistemazione in albergo. Mezza pensione e pernottamento.

 

8°-9°-10° giorno: mare e relax sulla sabbia bianca ad Anakao

Breve trasferimento in barca ad Anakao, 40 km a sud di Tulear. Si tratta di due villaggi di pescatori Vezo con un’incantevole spiaggia di sabbia bianca a forma di mezzaluna e un mare color turchese, che si stagliano contro lo sfondo verde scuro degli alberi. Anakao è un luogo ideale per riposarsi ed ammirare le centinaia di canoe colorate che partono per la pesca ogni mattina. Qui si trova l’isola di Nosy Ve, un antico covo di pirati, oggi frequentata da chi vuole esplorare la barriera corallina e dai pescatori Anakao. L’isola è riserva naturale marittima. Nelle tre giornate libere è possibile organizzare in loco delle escursioni facoltative come quella per uscire a largo e avvistare le balene. Tre pernottamenti in mezza pensione.

 

11° giorno: il parco botanico a Tulear e trasferimento ad Antananarivo

Trasferimento a Tulear, capoluogo del sud. Se l’orario del volo lo consente, visita al mercato delle conchiglie e al giardino botanico. Al mattino e nel tardo pomeriggio la cittadina si anima, quando arriva il pesce portato dalle barche da pesca, le signore dagli abiti colorati prendono posto in una grande aiuola che diventata il mercato delle conchiglie, in attesa che qualcuno ne compri una e permetta loro di fare acquisti per la famiglia. Visita inoltre dell’Arboritum di Antsokay (situato 12 km a sud di Tulear), un parco botanico creato nel 1980 da Hermann Petignat, un amatore botanico svizzero. Vi sono conservate circa 900 specie di piante di cui il 90% endemiche e l’80% con proprietà medicinali. Trasferimento all’aeroporto di Tulear. Volo nazionale per Antananarivo. Arrivo e trasferimento in hotel. Mezza pensione e pernottamento.

 

12° giorno: la foresta pluviale di Perinet

Partenza via terra per il Perinet. Arrivo e sistemazione in albergo. Nel pomeriggio si inizia la visita della foresta pluviale di Perinet (150 km). La riserva è situata sulla costa centro orientale del Madagascar e occupa una superficie di 12.810 ettari su una vasta regione di colline coperte da una densa foresta primaria ad un’altitudine compresa tra i 930 e i 1.040 m. Comprende due distinte aree: la Riserva speciale d'Indri d'Analamazaotra (210 ettari) e il Parco Nazionale di Mantadia. Esplorazione dell’area di Vakona ed escursione notturna a piedi, costeggiando la riserva: con un po’ di fortuna si possono avvistare diverse specie animali tra cui il tenrec, microcebi e chirogalei. Mezza pensione e pernottamento con semplici bungalow in splendida posizione sul limitare della foresta da cui è possibile udire le grida degli indri.

 

13° giorno: foresta pluviale di Analamazaotra

Intera giornata dedicata alla visita della foresta pluviale di Analamazaotra. La si esplora camminando: ci sono diversi circuiti, più o meno lunghi, che attraversano la vegetazione lussureggiante, toccano i due laghi principali, il lago Verde ed il lago Rosso coperto di ninfee, ed il territorio di alcune famiglie di indri. L’indri, nella lingua malgascia bobakoto, è il più grande dei lemuri, una specie arboricola che si alimenta prevalentemente di foglie e germogli ma anche di fiori e frutti, e si sposta in piccoli gruppi familiari composti dai due a i sei individui. Essendo strettamente diurno, il momento migliore per vedere l’indri è al mattino; il loro grido è udibile fino a 3 km di distanza. Oltre agli indri, nella riserva sono presenti altre 10 specie di lemuri. Mezza pensione e pernottamento.

 

14° giorno: la riserva di Perinet e la Fattoria dei Rettili

Ancora una mattinata di esplorazione della foresta con la visita del Parco Nazionale di Mantadia che costituisce l’altra parte della riserva di Périnet. Anche questo parco è ricoperto da lussureggiante foresta pluviale arricchita da numerose specie di orchidee e da varie specie d ninfee, che ricoprono la superficie del Lac Rouge. Ospita un vasto campionario di biodiversità tra cui molte specie endemiche in pericolo di estinzione. Nel parco vivono 11 differenti specie di lemuri, rettili, pipistrelli e numerose specie di uccelli. Partenza per Antananarivo. Lungo il percorso sosta nella cosiddetta “fattoria dei rettili” per vedere camaleonti e farfalle. Dopo cena, trasferimento in aeroporto per il volo internazionale notturno.

 

15° giorno: Rientro in Italia 

Partenza con volo di linea per il rientro in Italia.